Torna la rubrica dedicata alla valutazione settimanale dello stato di salute delle squadre del massimo campionato italiano di rugby.
Questa rubrica si basa su opinioni personali e non considera la classifica ufficiale.
Ogni settimana verrà proposta una graduatoria ipotetica, dalla posizione 1 alla 10, in base ai risultati ottenuti nel fine settimana precedente.
Lo scopo è stimolare commenti e discussioni civili, senza intenzione di influire sulla classifica reale.
Indicazioni:
Verde: squadre che migliorano la loro posizione.
Giallo: squadre che mantengono la loro posizione.
Rosso: squadre che peggiorano la loro posizione.
Stato dell’arte dopo la 18ᵃ giornata
Si chiude la stagione regolare con alcuni colpi di scena e molte conferme.
La classifica finale rispecchia in modo univoco quanto visto in campo quest’anno salvo qualche minima correzione superficiale.
Viadana scegliendo di far riposare i suoi pezzi da 90 incappa in una pesante sconfitta dando qualche chance agli avversari diretti in vista del doppio incontro di metà Maggio.
Rovigo e Petrarca scaldano i motori in vista dell’ennesimo Derby d’Italia.
Doppio incontro che vede entrambe le squadre in buona forma e quasi a ranghi completi (peccato per il brutto infortunio a Michieletto a cui vanno i miei personali auguri).
Le Fiamme fanno tutto quanto in loro possesso per prendersi il 4° posto e si devono solo lamentare delle scelte conservative della capolista.
Mogliano farà tesoro della lezione imparata nei primi 6 turni di campionato, e le posizioni di coda dovranno iniziare a lavorare al più presto per evolvere nel rugby moderno a cui siamo impegnati.
A tirare le somme della stagione regolare ‘24-’25, la prima impressione è che abbiamo assistito ad una crescita costante dello spettacolo di mese in mese.
A parte Viadana, nessuna squadra ha avuto una costanza inequivocabile nel gioco e nei risultati ed il divario tra le squadre si è livellato via via dal girone di ritorno in poi.
Le uniche pecche del campionato a mio avviso vertono tutte sulle soste troppo prolungate e sulla formula dei play off. Ma avremo tempo per discutere di ciò magari in un’altra rubrica.
UP’S AND DOWN va in vacanza fino alla prima di campionato dell’anno prossimo.
Spero vi siate divertiti.
Ed ora analizziamo lo stato delle squadre ed il loro posizionamento.
Senza accodarsi alla classifica finale (e per quanto ciò possa valere), questi per me i valori alla luce dell’ultima giornata regolare:
1) VIADANA
2) PETRARCA
3) ROVIGO
4) VALORUGBY
5) MOGLIANO
6) FIAMME ORO
7) COLORNO
8) VICENZA
9) LYONS
10) LAZIO
Analizziamo più in dettaglio la cosa…

Sull’opportunità di far riposare i big si è già speso molto inchiostro nelle scorse settimane.
I più ortodossi hanno addirittura invocato delle penalità per il mancato obiettivo dello spirito del gioco,
la realtà sta tutta nel fatto che Viadana ha evitato infortuni nobili ma giocherà una semifinale in trasferta con 5 settimane di inattività in alcune posizioni.
Se questo porterà ottani al motore o ruggine negli ingranaggi lo scopriremo nei primi minuti.
CertO é che la sconfitta contro Reggio, malgrado la formazione abbondantemente rimaneggiata, non può passare inosservata.

A Rovigo bastava vincere e farlo in modo concreto avrebbe dato molta fiducia a Giazzon ed i suoi.
Così è stato, soprattutto contro l’avversario più ostico che si potesse presentare.
I Bersaglieri ora devono abbandonare ogni timore ed eliminare qualsiasi zavorra mentale per affrontare il doppio scontro contro i rivali di una vita.
Giocarsi la seconda semifinale in casa può voler dire poco in un testa a testa contro Petrarca (di sicuro il jet lag per la trasferta non conterà…) però Rovigo avrà la spinta di tutta la città come sempre a dar manforte alle loro speranze.

Ultimo turno poco probante per i Neri che passeggiano con il Vicenza e scaldano i motori in vista del derby di sempre.
Petrarca ci arriva in ottimo stato, forte della crescita di alcune pedine che hanno fatto passare in secondo piano lo stato di forma di Lyle.
L’evoluzione della squadra verso il rugby di Jimenez sembra ora completa e la trazione anteriore della gestione Marcato si è ora evoluta in un integrale dove i ¾ rendono al meglio.
Come detto in prefazione, dispiace moltissimo per l’infortunio di Michieletto, e la squadra dovrà “usare” questo incidente per avere ancora più motivazioni da spendere.

Ridimensionare una vittoria contro Viadana rimaneggiato potrebbe farci commettere un errore capitale nel valutare lo stato di forma di Reggio Emilia.
I Diavoli vincono e convincono in una partita dove non potevano permettersi di giocare in contenimento ed avevano l’obbligo di segnare e tenere distante le Fiamme Oro.
l margine è ancora a favore della Capolista ma Reggio ci arriva forte di una vittoria decisa ed ingombrante.
Molti giocatori non avranno avuto troppe settimane di stop prima della semifinale ed a livello mentale avere visto Viadana in difficoltà potrebbe dare sicurezze in più.

Le Fiamme chiudono un’ottima stagione mancando di un soffio i play-off.
Con la stagione degli scontri diretti estesa a 6 posizioni avremmo avuto degli ottimi incontri con Fiamme e Mogliano a sparigliare ogni pronostico.
Ciò non toglie che una finale di Coppa persa all’80° ed il quarto posto a due punti di distacco certificano l’ottimo lavoro svolto da Forcucci ed i suoi.
Mettere in sicurezza le certezze mostrate ed aumentare quanto più possibile la qualità della rosa, i compiti per la dirigenza nei prossimi mesi.
Fiamme oro saranno sicuramente protagoniste la prossima stagione.

Il punto di deficit è doveroso solo nell’ottica di quanto ci avesse abituato bene Mogliano negli ultimi 5 mesi.
La sconfitta di Rovigo pesa per il punteggio finale che dimostra la bontà in attacco dei Leoni e le incertezze difensive che in alcune occasioni hanno compromesso la rincorsa impossibile di Mogliano.
I Biancoblu ripartiranno con una struttura solida e certificata ma dovranno come sempre fare fatica durante le pause della nazionale con i permit indisponibili.
Casellato avrà ora molti mesi per crearsi il suo Mogliano e magari scovare qualche crack in giro per il mondo rugbistico da fare sfogare nel nostro campionato.
Attendiamo.

Ennesimo passo falso di Colorno che saluta il campionato ed i propri tifosi incassando più del dovuto contro la Polizia di Stato.
Sei mete concesse agli avversari (a cui bastavano quattro segnature per prendere il punto di bonus e sperare nella classifica) di cui quattro nel solo secondo tempo non è il modo migliore per chiudere la stagione e prepararsi per la prossima.
Garcia chiude l’anno con un rendimento troppo incostante che ha permesso vittorie prestigiose (PET-VAL-VIA) alternate a delle sconfitte troppo pesanti (FFOO-ROV).
La squadra dovrà rendersi conto del proprio potenziale e cercare di scaricarlo su tutti e 18 i turni per provare a scalare la classifica ed ambire alla testa del campionato.

Concetto simile a Colorno per Vicenza, che saluta il campionato incassando più di quanto avrebbe voluto nel derby contro Petrarca.
71 punti quasi equamente divisi tra le due frazioni di gioco dimostrano come i Rangers suonassero abbondantemente fuori spartito all’ultima sfida prima dei 5 mesi di stop.
Il merito innegabile alla squadra invece va individuato nella crescita rispetto alla scorsa stagione con Vicenza capace di portare a casa 5 vittorie rispetto alle zero di un anno fa.
La crescita è innegabile ed alla vista dei meno attenti potrebbe essere sottovalutata ma il percorso segue la strada giusta e deve essere rimarcato alla prossima stagione.
La ricerca ora andrà spostata nell’alzare la competitività contro le squadre di fascia alta, fattore quasi mai in discussione in questa annata.

Troppo da recriminare per una partita che contava solo per record personali e che valeva moltissimo in termini di orgoglio.
Piacenza si unisce a Mogliano (in Coppa Italia…) come sole squadra battute dalla neopromossa Lazio.
Non il modo migliore per salutare i propri tifosi che da qualche anno aspettano il passo in avanti che i Leoni hanno mostrato solo a sprazzi ad anni alterni.
Il cambio in cabina di regia dovrà portare qualcosa in più di quanto visto finora per rendere la squadra competitiva ad ogni uscita e non lasciare per strada partite che sembravano alla portata della Terra di Passo.

Alla fine le Aquile salutano la massima serie concludendo la ricerca della agognata vittoria all’ultimo minuto dell’ultima occasione disponibile.
Il piazzato di Cozzi, a casacche già tolte, forse non redime la stagione della Lazio ma in prospettiva rende onore all’agonismo che i ragazzi di De Angelis hanno cercato di mettere ad ogni uscita.
Senza stravolgimenti di programmazione i Romani hanno ora tutte le carte in regola per risalire subito dalla Serie A all’Élite del rugby, il focus andrà tutto indirizzato alla preparazione pre-stagionale ed all’aumento di intensità ad ogni allenamento.
Se il primo anno tra i grandi si è rivelato fuori dalla portate dei Biancocelesti, alcuni aggiustamenti potrebbero rendere la crescita meno complicata e lunga.
Tommaso Visentin