Preview Ritorno dei Playoff di Serie A Élite Maschile

Solo 80 minuti ci separano dall’ultimo atto della stagione.

Il primo turno ci ha regalato, emozioni che ci aspettavamo ed un risultato forse troppo rotondo nelle previsioni iniziali. Il formato dei Playoff 2025 va ovviamente considerato con le regole in corso e valutato sulla base dei punteggi australi in atto.

Viadana ipoteca la finale (e per questo motivo festeggia al Mirabello in modo evidente e caratteristico) mentre tra Padova e Rovigo tutto rimane aperto.
La fine della stagione regolare ci aveva lasciato delle gerarchie che sono state rispettate in queste prime due partite permettendoci di avere almeno uno scontro dove i nervi saranno messi a dura prova, vista i contendenti e la posta in palio (Rovigo e Padova), ed una altra semifinale dove Reggio Emilia potrà fare calcoli solo dopo aver realizzato la partita perfetta sia in attacco che in difesa.
Le percentuali di accesso in finale per gli Emiliani sono bassissime visto che dovrebbero vincere di (almeno)17 punti, segnando 4 mete, senza permettere all’avversario il punto di bonus difensivo.
Difficile, non impossibile, e nello specifico la analizzeremo più sotto.
Per sponda Veneta i cinque punti di distacco tra le due contendenti lasciano aperti molti scenari e conteggi che andranno valutati a ridosso degli ultimi venti minuti della partita.

Andiamo più a fondo con l’analisi

RECORD FINALE GIUSTE-SBAGLIATE 41-14

RUGBY VIADANA 1970 vs VALORUGBY EMILIA

I Gialloneri hanno fondato la propria vittoria avendo contro gran parte delle statistiche ufficiali ma giocando meglio nella connessione tra i reparti.
Perfetti nelle proprie mischie chiuse (5/5) e touche (8/8) scelgono di usare la palla coinvolgendo tutti i giocatori e creando almeno 7 occasioni da meta di cui 5 vengono finalizzate.
Giocano meno palloni degli avversari (47%) e delle otto touche lanciate, il blocco centrale con 4 lanci presi ed i drive da qui utilizzati per richiamare la difesa, permettono a Baronio e Farias di poter gestire gli attacchi con spazi congeniali mettendo spesso in difficoltà i ¾ avversari.
Poter gestire poi la metà dei lanci in touche dentro i 22 metri avversari ha messo in seria difficoltà la struttura difensiva dei padroni di casa che hanno dovuto soffrire più del dovuto messi con le spalle al muro.
I Diavoli dal canto loro non hanno saputo sfruttare l’iniziale ed evidente vantaggio in mischia chiusa non riuscendo a capitalizzare tutti i calci a favore che si erano guadagnati.
La touche imprecisa (69% di successo) ha vanificato gli sforzi del pacchetto in mischia chiusa e Cuoghi e Renton hanno avuto pochi palloni validi da gestire nella metà campo avversaria.
Reggio non riesce a sfruttare l’indisciplina di Viadana (13 calci contro!!) che potevano e dovevano allontanare gli avversari dalla propria zona rossa.
In una partita dal basso tempo effettivo Violi ed i suoi avrebbero dovuto addormentare ancor più la partita e costringere il gioco più distante possibile da entrambe le linee di meta.
Mai pericolosi per la difesa organizzata di Viadana si troveranno ora a cercare di segnare almeno 4 mete senza permettere segnature agli avversari.
Come detto sopra, molto arduo se non impossibile ma l’ultimo turno di campionato, nella rotonda vittoria proprio contro Viadana è l’unica carta motivazionale che lo staff può spendere con i suoi per non cadere nell’errore di darsi già per battuti e senza chance.
Viadana ha dalla sua la possibilità di gestire l’orologio cercando di far passare più tempo possibile.
La ricerca dei padroni di casa passerà tutta nell’allontanare le fasi d’attacco avversarie dalla propria metà campo e dal non concedere tutti quei falli visti nella prima partita.
I ragazzi di Pavan possono permettersi il lusso di non forzare la contesa nei punti d’incontro lasciando il pallino all’avversario.
Quanto visto in campionato ci assicura che la squadra di casa è la più capace di realizzare punti avendo meno possesso dell’avversario e da situazioni non congeniali.

PERCENTUALE PASSAGGIO TURNO: VIADANA 85% – VALORUGBY 15%

FEMI-CZ RUGBY ROVIGO DELTA vs PETRARCA RUGBY

L’indecisione della seconda semifinale è di gran lunga maggiore della prima.
Petrarca gioca un’ottima partita tra le mura amiche ma non riesce a dare il colpo del KO all’avversario di sempre.
Gioca molti più palloni utili partendo da fasi statiche nella metà campo avversaria e capitalizza due occasioni egualmente divise tra mischia e touche.
La scelta di Jimenez è abbastanza conservativa e paga per la vittoria ma non mette una pietra tombale sul risultato finale del doppio incontro.
Il grosso dei lanci in touche avviene nel secondo blocco con risultati soddisfacenti ma la trasformazione in drive viene ben contestata dai rivali che solo in un’occasione subiscono la segnatura.
L’unica mischia con introduzione nei 22 avversari fa capire la pericolosità di Petrarca in questo fondamentale per le caratteristiche offensive di Trotta e Citton.
Le restanti mischie servono più per gestire il campo che per proporre strutture pericolose d’attacco e questo non lo scopriamo certo oggi.
Tebaldi a N° 10 nel (forse…) suo ultimo ruolo in carriera sa gestire benissimo il tempo di gioco e commette pochissimi errori sapendo che i rischi spesso e volentieri a questo livello e con la posta in palio non pagano dividendi necessari.
Il pallino del gioco non passa quasi mai per le imprevedibilità di Minozzi e questo è uno dei difetti naturali di Petrarca che troppo spesso limita le possibilità offensive per esigenze di copione.
La fortuna di Rovigo passa anche attraverso l’imprecisione di Lyle che non sembra più lo spauracchio da 15 punti a partita delle passate stagioni.
Rovigo mantiene la sufficienza nelle fasi statiche non dando mai l’impressione di essere in possesso del pallino del gioco.
Ha a disposizione meno palloni dell’avversario e li sfrutta con strutture prevedibili e poco complesse che impensieriscono poco la difesa avversaria.
Gestisce bene l’alternanza dei lanci in touche, conoscendo bene la capacità di Petrarca nel leggere la fase avversaria, ma non trova mai l’occasione di sfruttare l’elemento in modo pericoloso.
Tre lanci effettuati nei 22 avversari trasformati in drive che generano poco o nulla.
La mischia regge il confronto ma non consente a Thompson di avere palloni utili con meno di 20 metri dalla segnatura.
I ¾ vengono utilizzati col contagocce e senza avere dei concreti spazi di manovra. Belloni, come Minozzi, gioca una buona partita ma non riesce ad incidere da MVP come ci si aspetterebbe.
L’analisi porta in dote molti fattori che non dovrebbero essere traditi dalla seconda partita ed il distacco minimo apre scenari vasti per il risultato finale.
Molto probabilmente entrambe le squadre giocheranno più con la paura nel commettere un errore che nel proporre creatività estrema.
Facile previsione vedrà gli ultimi 20 minuti utili dove tutti gli schemi verranno abbandonati e la prospettiva di un’eliminazione darà coraggio all’inventiva.

PERCENTUALE PASSAGGIO TURNO: ROVIGO 50% – PETRARCA 50%

Tommaso Visentin